L’involucro destinato a vestire i nostri salumi, merita un’attenzione particolare. Ne esistono, ormai, di tutti i tipi: naturale, naturale collagene, sintetico, di “plastica alimentare a calo zero”, di cellulosa (carta) e quanto più di altro, ma in buona sostanza si è soliti dividerli, spesso erroneamente, in due categorie: naturale e sintetico. Ora, un budello naturale ha sicuramente una marcia in più, tanto però dipende dal contesto, se lego il mio salame con clip in acciaio, ha senso che insacchi in budello naturale? Forse potrei usare un collagene, fatto con cascami di budello naturale incollato e calibrato. O potrei insaccare in naturale e prendermi la briga di legare a mano con lo spago.
Grande importanza, inoltre, va riservata alla scelta del calibro, è consigliabile, a seconda del tipo di salame da confezionare, utilizzare il calibro più appropriato.
Ad ogni modo, i tipi di involucri più diffusi sono:
Anatomico o naturale | Collagene | Sintetico preforato |
Pellino naturale | Fibrus | In cellulosa |
Vescica naturale | Pelabile | Sintetico a calo zero |
Muletta naturale | Organico edibile | In tessuto |
Torta/dritta/filzetta naturale | Alginato | Sintetico da stampo calo zero |
Ognuno di questi “vestiti” può avere, come detto in precedenza, una sua logica funzionale.