Immaginate di ricevere un lungo messaggio WhatsApp da una persona a voi tanto cara, un messaggio perché, una persona a voi cara e contemporaneamente capace di scrivervi una lettera vera, è talmente rara, che si avrebbero più possibilità di vedere Marilyn Manson cantare nel coro della parrocchia; ma non divaghiamo. Immaginatelo quel messaggio, bello, carico di significato, di quei messaggi che vi fanno venire naturale rispondere con un grande e rosso cuore poi.
Poi improvvisamente qualcosa si affaccia alla vostra memoria, avete già letto o sentito quelle parole che tanto vi hanno colpito e, già, è un deplorevole “copia e incolla” e quella persona infondo è un povero cristo incapace di esprimere un pensiero autentico, trovando più comodo, senza neppure l’onere di una tenue parafrasi, affidare tutto a qualcuno che probabilmente ha lasciato questo mondo un paio di secoli addietro. Già, minimizzando la fatica e massimizzando il risultato.
Questo può andar’ bene certo, per gli allocchi.
È questa la genialità?
Ricordate il film cult degli anni 80 “Amici miei”? Ricordate la frase di Gastone Moschin?
“Il genio è: fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione.”
Quello a cui assisto nell’ambito del mio peregrinare da un laboratorio all’altro è tutto men’ che l’espressione della genialità, è una frenetica corsa a copiare l’altro. In tanti, in troppi direi, mi chiedono come riuscire a fare lo stesso prodotto del concorrente, un banale e impersonale “copia e incolla” insomma. Raramente mi si chiede come fare per arricchire il proprio di prodotto e renderlo migliore di quello dell’avversario.
Bè miei cari, credete davvero che è così che funzioni? Quello che si deve fare è massimizzare gli sforzi per raggiungere un obbiettivo, seppur minimo ma tutto personale. Si deve usare la fantasia per solleticare l’intuito. Questo spesso può accadere in seguito a un colpo d’occhio, ma guai a trascurare la rapidità di esecuzione, inevitabilmente tutto finisce nel polveroso archivio delle buone idee incompiute.
Pensare di risolvere copiando è tutt’altro che raggiungere un traguardo, significa porsi un limite.
Copiare ricette, fotografie di altri sul web, nomi e persino etichette difficilmente vi farà ottenere elogi da parte dei vostri clienti, quantomeno non da quelli attenti. Potrete al massimo contare sugli allocchi che mandano cuori ai poetastri del copia e incolla.
Guardare gli altri serve unicamente a migliorare sé stessi.
I corsi di formazione programmati per il 2022 mirano anche a questo.
Se vi aspettate che vi aiuti a scopiazzare i vostri concorrenti siete in errore, noi si fa salumi mica pensierini da adolescenti.
Aspettatevi invece che assecondi le vostre intuizioni, collaborando con voi per renderle l’esecuzione della vostra genialità.