Da Edouard Manet, fino ai giorni nostri

Ingredienti:

“Genialità, Perseveranza e una presa di audacia, giusto quanto basta.”

Non mi riferisco ovviamente agli ingredienti da impiegare per un salame di qualità, quelli ve li suggerirò alla fine.

Parlo del magnifico dipinto qui in fotografia; olio su tela della pittrice Gianna Anelli realizzato con la tecnica dell’iperrealismo.

Guardate la dovizia di particolari, il gioco del chiaroscuro, la perfetta proiezione delle ombre e quel bicchiere, quel bicchiere di vino è a dir poco sbalorditivo. L’opacità del vetro che è figlia del tempo, dell’utilizzo, del vissuto. io lo trovo meraviglioso e a Gianna Anelli va il mio infinito grazie. Grazie per le magnifiche opere che  continua a regalarci e grazie per aver reso immortali i nostri salumi.

Già nel tardo ‘800 tanti sono stati gli artisti impressionisti che nelle nature morte hanno raffigurato dei salumi. Tra i più celebri dipinti la “natura morta con prosciutto cotto” di Edouard Manet.

 Ovviamente non fu il solo a cimentarsi nel ritrarli, altri maestri del chiaroscuro fecero lo stesso. Non è cosa certa; secondo le citazioni di alcuni biografi, pare che tra i grandi dell’epoca albergasse un tale antagonismo che taluni giunsero addirittura a copiare, non solo il soggetto ma persino l’impostazione del dipinto del rivale. Ora, che sia storia o storica deduzione, a noi non è dato saperlo ma.

Ma la cosa certa è che questi dipinti giungono a noi a ulteriore testimonianza che i salumi erano e sono un fatto tutto italiano.

Sublimi artisti olandesi, francesi e di altre nazionalità ritrassero sì maestramene questi nobili alimenti nelle loro nature morte, il fatto è che si dovettero accontentare di quello che la loro terra offriva. Scialbi e poco appetibili salumi privi di anima e colore.

Anonimi o poco conosciuti pittori italiani, uno tra tutti “Il Pitocchetto”, già nella prima metà del ‘700 realizzava una “natura morta con pane, noci e salame”; salame vero, salame italiano, un dipinto che sa di buono.

I laboratori artigianali dei Fratelli Gentile sono un po’ come la bottega di un pittore, immaginiamo i nostri salumi per poi dipingerne il gusto, l’aroma e la dolcezza.

Dalle pitture rupestri a oggi, arte e cibo.

I due bisogni primordiali per eccellenza.

Avevo promesso di darvi gli ingredienti per un salame assoluto, eccoveli.

Ingredienti:

Genialità, Perseveranza e una presa di audacia, giusto quanto basta.

A piacere, se volete, aggiungete un pizzico di voi.

Realizzate il vostro dipinto e regalatelo alla storia.

Cesare Martini

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